Ottimi motivi per pensare alla Russia, oggi

Gli ultimi 12 mesi hanno modificato profondamente la nostra percezione del modo. L’attenzione alla internazionalizzazione, diventata sempre più forte negli anni, si è scontrata in questo periodo con difficoltà oggettive di movimento: è difficile per l’impresa visitare i clienti nei mercati esteri, ed è anche difficile capire come le restrizioni nazionali impattino sui consumi.

Questo tema è stato affrontato, con riferimento al mercato Russo, in un webinar tenuto lo scorso 16 febbraio. Il titolo “From Europe to CIS: how to enter the Russian market remotely” indica già il fatto che sia possibile rivolgersi a questo mercato senza farsi bloccare dalle restrizioni attuali.

Gli esperti dello SCHNEIDER GROUP e di EsplorEst, con la testimonianza di Pomì – Consorzio Casalasco del Pomodoro -, hanno portato elementi a prova che:

  1. L’impatto dell’emergenza sanitaria sul mercato Russo è nettamente meno grave rispetto alle altre economie mondiali;
  2. In questo Paese, ci sono mercati che stanno crescendo nonostante l’emergenza, e fondi statali disponibili per ammodernare importanti settori;
  3. Come sempre, per affrontare mercati esteri è fondamentale averne una conoscenza profonda;
  4. Partner locali aiutano ad ottenerla e ad agire sfruttando le loro competenze e servizi: ciò risolve anche il problema della distanza fisica;
  5. Attività ben studiate di marketing digitale consentono di rivolgersi nel modo più corretto ed efficace alle diverse tipologie di consumatori presenti in un mercato così vasto;
  6. Con una strategia ben delineata e azioni corrette, si possono ottenere risultati di grande soddisfazione.

 

Ma perché il mercato Russo soffre meno di altri della crisi, e quali sono i settori che crescono nonostante tutto?

La Russia ha chiuso il 2020 con un PIL in calo di circa il 4%, la 5a economia mondiale in questa classifica: meglio di lei solo la CINA e la Turchia in crescita, l’Indonesia e gli Stati Uniti che hanno perso meno del 4%. Poi, sempre peggio, tutte le altre economie mondiali.

Le condizioni di partenza erano favorevoli: basse l’inflazione e la disoccupazione, settore bancario stabile e ampie riserve finanziarie.

Inoltre, per adattarsi alle sanzioni economiche introdotte nel 2014, l’economia Russa ha trovato un proprio equilibrio che la rende meno dipendente dai capitali esterni. Quindi la crisi internazionale ha impattato meno su di lei.

Per finire, in Russia il settore dei servizi e quello delle piccole imprese sono meno rilevanti che altrove: quindi la loro crisi è meno pesante a livello nazionale. 

 

Queste sono le condizioni strutturali che hanno consentito alla Russia di fare meglio di altri in questi mesi. Questo declino moderato rafforza le previsioni – e le dichiarazioni delle autorità – che l’economia Russa recupererà nel 2021tutte le perdite dell’anno appena concluso, e diventerà anzi la 5a economia mondiale in termini di potere d’acquisto(purchasing power parity). 

Notizia interessante per le nostre imprese!

Se una economia torna a svilupparsi, ne beneficiano tutti i settori, sia quelli che si rivolgono al consumatore finale (B2C) sia quelli verso le imprese (B2B).

Ce ne sono alcuni però che già ora stanno andando meglio degli altri. 

Nel B2C, sono in generale quelli che risentono del fatto che i consumatori sono stati a lungo chiusi in casa e soprattutto con poche opportunità di spesa. Sono quindi cresciuti i settori:

  • bevande e dei liquori;
  • medicine e cura della salute: in questo caso la domanda si è inoltre spostata maggiormente verso i farmaci più costosi;
  • articoli del fai-da-te, mobili e accessori per la casa;
  • automobili e relativi accessori.

In generale, le persone hanno speso il denaro su cose concrete, che migliorino il tenore di vita.

 

Per ciò che riguarda invece il settore B2B, ci sono alcune tendenze importanti per l’economia Russa e per le aziende che sappiano come trarne vantaggio:

  • Il settore agricolo si deve modernizzare per migliorare la produttività: obiettivo delle autorità è quello di rendere la Russia Paese esportatore. Sono disponibili fondi statali per attrarre tecnologie e know-how;
  • Il settore delle costruzioni beneficia di un Programma Economico Nazionale quinquennale che stanzia 400 miliardi di dollari per investimenti. L’obiettivo è quello di rafforzare le infrastrutture, facendo viaggiare rapidamente merci e persone nella tratta est-ovest. Gli investimenti si concentreranno su:
    • porti
    • ferrovie
    • autostrade
    • infrastrutture logistiche
    • edilizia

Nel caso sia dell’agricoltura sia delle costruzioni, l’economia Russa ha bisogno di tecnologie moderne a sostituzione di quelle attualmente in uso. Ecco la necessità dei fondi messi a disposizione.

Nella scelta dei fornitori, lo stato Russo privilegia però quelli che hanno un certo grado di localizzazione.

Questo è quindi un motivo in più per organizzarsi con professionisti locali che aiutino ad orientarsi al meglio per cogliere queste opportunità.

 

Nel corso del webinar, gli esperti di SCHNEIDER GROUP e di EsplorEst hanno fornito indicazioni sui punti chiave di cui tenere conto, ed alcune testimonianze concrete di come hanno affiancato in questi anni imprese Italiane e occidentali nell’ingresso e sviluppo in Russia.

 

Vi interessa approfondire questi temi, per capire come e quali opportunità potreste cogliere per la vostra azienda?

Contattateci, sarà un piacere parlarne assieme! 

 

Siamo i rappresentanti in Italia dello SCHNEIDER GROUP e facciamo spesso webinar su questi temi: se volete aggiornamenti periodici, iscrivetevi alla nostra newsletter, a fondo pagina della nostra home-page

 

Luca Orselli