Russia: quali opportunità oggi?

Le economie di tutti i Paesi stanno soffrendo a causa della crisi scatenata dalla pandemia: il PIL di tutte le nazioni, al pari delle attività economiche, si stanno contraendo per le evidenti difficoltà del momento. Cosa succede in Russia? È sempre un Paese attraente per le nostre imprese?

La risposta è sicuramente positiva: la Russia rimane una nazione ed un mercato cui guardare con fiducia. Vediamo perché.

 

I dati sanitari più recenti vedono la Russia come una delle nazioni più colpite dal Covid-19: il dato sui contagi ha superato di recente la cifra di 1 milione di persone positive e la cifra è sicuramente inquietante. Il valore assoluto non è però da prendere tout-court, visto che gli abitanti sono oltre 140 milioni.

È interessante invece vedere l’effetto che la crisi ha sull’andamento del suo PIL. Le previsioni più recenti indicano una riduzione del 3,3% per il 2020, cifra sicuramente più ridotta rispetto alla maggior parte delle altre economie mondiali e che posiziona questo Paese come uno dei più forti tra tutti gli “emergenti”. Non solo, ma si prevede un rimbalzo del +3,8% nel 2021, dato che porterebbe a recuperare la perdita subita, anzi a crescere ulteriormente.

Anche le previsioni più conservative (come quella di Bloomberg ad esempio) di un calo attorno al -5% quest’anno sono meno della metà rispetto alle previsioni ufficiali iniziali: il che indica che la sua economia e le iniziative del governo sono state efficaci, nonostante il crollo del valore del rublo e del prezzo del petrolio.

La Russia ci ha abituato a cadute e riprese molto drastiche, ma a cosa si deve questa situazione favorevole? È un caso, oppure ci sono ragioni strutturali?

 

In realtà, già prima della crisi la Russia beneficiava di condizioni strutturalmente favorevoli:

  • Bassa inflazione;
  • Bassa disoccupazione;
  • Settore bancario stabile;
  • Enormi riserve finanziarie.

A questa favorevole condizione, si sommano altri fattori:

  • Come effetto delle sanzioni imposte dai Paesi occidentali, la Russia dipende meno che in passato dai flussi di capitali esteri;
  • Il peso del settore dei servizi e delle Piccole Imprese, che più degli altri soffrono della crisi attuale, è minore che in altri Paesi

 

Se non succedono altri, imprevisti disastri, possiamo quindi prevedere miglioramenti futuri. Le autorità ne stanno anzi facendo oggetto di propaganda, e dichiarano possibile ed imminente il raggiungimento dell’obiettivo di diventare la 5° economia mondiale, scavalcando la Germania. In realtà altre previsioni mostrano come la Germania dovrebbe recuperare a breve le perdite e scavalcarla nuovamente tra un anno in questa classifica, ma comunque stiamo assistendo al rafforzamento di una economia nonostante le difficoltà attuali.

 

In questo quadro, quali sono i settori più performanti?

Settore farmaceutico

Quella attuale è una crisi sanitaria, e questo è il comparto che più di ogni altro ha avuto impulso con la crisi, anche se va guardato con attenzione.

  • Subito in marzo, i consumatori Russi hanno aumentato l’acquisto di farmaci nel timore che sarebbero esaurite le scorte;
  • Questa domanda ha portato ad un aumento nel numero dei punti vendita: sono state aperte oltre 1.300 nuove farmacie, portandone il numero totale a oltre 65.000 nel Paese;
  • Nei 7 mesi del periodo Gennaio-Luglio 2020, il fatturato relativo alla vendita di farmaci è cresciuto del 12,3%;
  • È cresciuta la vendita dei farmaci più costosi, ed il prezzo medio di quelli più economici è aumentato significativamente;
  • L’aumento in quantità è quindi cresciuto solo dell’1%;
  • Se poi si depura il dato dalle vendite di marzo, periodo boom, si ha una crescita a valore ridotta al 6,2% in rubli con una diminuzione del 5% a quantità;

E’ quindi un settore attraente? Sì, per farmaci di qualità, e comunque si può contare su prezzi crescenti 

 

Settore agricolo

Nel periodo gennaio-agosto, la produzione agricola è aumentata del 4,2%, nonostante:

  • La crisi Covid-19 è esplosa nel periodo primaverile, che richiede forti lavori nei campi;
  • Alcune regioni importanti (i territori di Krasnodar e Stavropol) sono stati colpiti dalla siccità ed hanno perso circa 5 milioni di tonnellate di raccolto;

Nonostante questo, si sono ottenuti:

  • Raccolto di cereali e leguminose per 125 milioni di tonnellate (+ 6% a / a) con una resa di 28,7 c / h (+ 6,2% a / a);
  • Raccolto di patate di 6,4 milioni di tonnellate (+ 0,7% a / a) con una resa di 252,4 c / ha (+ 8% rispetto al 2018)
  • La produzione di bestiame e pollame da macello è aumentata a 15,4 milioni di tonnellate (+ 1,7% a / a) e la produzione lorda del latte è aumentata del 2,3% a / a

Come è stato possibile?

Uno degli obiettivi del governo e delle imprese Russe è la modernizzazione del settore e l’aumento della sua produttività. 

Obiettivo ultimo è aumentare l’autosufficienza del Paese, portando anzi la Russia a diventare un forte esportatore di prodotti agricoli.

Questo genera una forte domanda di attrezzature agricole e di metodi di produzione industriale e ciò rappresenta una opportunità notevole per le nostre imprese.

Tuttavia, le sovvenzioni governative premiano prodotti che siano fabbricati in qualche misura localmente, il che implica la necessita per le nostre imprese di valutare strategie di localizzazione.

 

Infrastrutture ed Edilizia

Nell'autunno del 2018 il governo Russo aveva annunciato, e sta perseguendo, un'ambiziosa campagna di investimenti quinquennale iniziata nel 2019 e denominata:  “Programma Economico Nazionale”.

Sono stati stanziati investimenti per un valore di 400 miliardi di dollari, rivolti principalmente ai settori delle infrastrutture e della edilizia.

Per ciò che riguarda le infrastrutture, l’obiettivo e creare una rete di collegamenti tra l’oriente e l’occidente con ferrovie, strade, porti che uniscano la Cina all’Europa, passando attraverso il territorio Russo. Ad esempio:

  • Costruzione e potenziamento delle sezioni Russe delle autostrade che fanno parte della rotta di trasporto internazionale Europa-Cina occidentale;
  • Aumento della capacità dei porti marittimi russi, compresi i porti dell'Estremo Oriente, del Nordovest, dei bacini Volga-Caspio e Azov-Mar Nero;
  • Creazione di centri logistici e di trasporto multimodali per carichi nodali;
  • Riduzione dei tempi di spedizione dei container per ferrovia, in particolare dall'Estremo Oriente russo al confine occidentale della Russia, fino a sette giorni, e quadruplicando il volume del traffico di container in transito per ferrovia aumentare; 
  • Aumento della capacità di produzione delle ferrovie Baikal-Amur e Transiberiana del 50 percento a 180 milioni di tonnellate;
  • Aumento della capacità di avvicinamento ferroviario ai porti marittimi del bacino del Mar Azov-Mar Nero

Per ciò che riguarda l’aspetto relativo più direttamente all’edilizia abitativa, la svalutazione della valuta ed i tassi di interesse in diminuzione alimentano la domanda di immobili nel mercato primario e secondario.

Ciò offre una grande opportunità per i fornitori stranieri di attrezzature per l'edilizia e soluzioni tecnologiche a prezzi accessibili, poiché i prodotti disponibili spesso offrono uno scarso rapporto qualità-prezzo

Concludendo, se guardiamo a questo mercato ed alle opportunità che esso rappresenta per le aziende italiane, possiamo riassumere la situazione come segue:

  1. La Russia registra performance migliori rispetto a molti altri Paesi;
  2. Ha dei settori in forte crescita che hanno bisogno di prodotti “occidentali”;
  3. Ci sono investimenti statali importanti;
  4. La valuta locale è attualmente deprezzata e ci sono bassi tassi di interesse;
  5. Però, vengono privilegiate le aziende in qualche misura localizzate.

 

Come fare a muoversi per approfittare di questa situazione? Conoscendo al meglio la realtà e definendo una strategia efficace.

Aziende come lo SCHNEIDER GROUP di Mosca, che rappresentiamo in Italia, forniscono una gamma molto diversificata di servizi utili per cogliere queste opportunità.

 

Saremo lieti di approfondire questi argomenti con chi fosse interessato. Chiamateci!

 

Luca Orselli

 

Questi ed altri contenuti sono stati illustrati e condivisi, il 13 ottobre 2020, nel corso di un webinar che abbiamo condotto insieme alla Camera di Commercio Italo-Russa